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Legacoop > Arbizzi, la Srl diventa coop e prosegue la sua corsa

Reggio Emilia, 21 luglio 2014 – È un workers buyout. Ma a differenza degli altri 34 sostenuti da Coopfond dall’inizio della crisi questa volta non c’è un fallimento. All’origine di tutto c’è, infatti, il passaggio del testimone tra un imprenditore che sceglie di occuparsi d’altro e i suoi (ex) dipendenti che rilevano l’attività. Per una volta in salute. In sintesi, dunque, un’operazione che serve e a dare continuità a qualcosa che funziona, non a far risorgere qualcosa che aveva chiuso i battenti.

La cooperativa Arbizzi nasce in provincia di Reggio Emilia da un’attività avviata a fine anni ’90. Dalle grande aziende produttrici vengono acquistati tutti i prodotti necessari ai processi di imballaggio che vengono poi rivenduti agli utilizzatori finali, garantendo forniture in tempo quasi reale. Gli affari vanno bene, la società ha 1.800 clienti e l’ultimo esercizio si è chiuso con quasi 9 milioni e mezzo di fatturato, realizzato per il 90% in Emilia-Romagna, in utile.

Il fondatore decide però di dedicarsi a un’altra attività avviata nel frattempo. A questo punto che tutti i dipendenti – 17 – d’accordo con il titolare decidono di costituirsi in cooperativa e di rilevare l’attività. Arbizzi resta per 3-5 anni come socio sovventore e i TFR vengono scontati dall’affitto, al termine del quale il ramo d’azienda sarà acquistato e incorporato nella cooperativa. L’operazione è possibile anche perché già negli anni scorsi i diversi responsabili della Arbizzi godevano di una buona autonomia operativa.

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