Cerca
Close this search box.

Legacoop > FUTURO – Mediacoop, rischio chiusura per decine di testate cooperative e no profit

Roma, 7 gennaio 2015 – Domani, 8 gennaio, alle ore 10,30 è convocata a Roma nella sede di Legacoop nazionale la Direzione ‘aperta’ di Mediacoop per affrontare alcuni dei nodi drammatici che, se non risolti nei prossimi giorni, potrebbero portare alla chiusura di molte testate cooperative e no profit, locali e nazionali. Si deve far fronte infatti, da un lato, all’insufficienza del contributo diretto all’editoria 2013, prima ridotto improvvisamente dal Governo e poi solo in parte recuperato in quantità ben lontana dal reale fabbisogno del comparto; si deve poi comprendere quali risorse lo Stato intenderà o meno impegnare per gli esercizi 2014 e 2015 su questa specifica voce dell’editoria cooperativa e no profit. Ad oggi constatiamo, purtroppo, di essere di fronte ad un primo elemento grave e sconcertante: la cifra prevista da parte del Governo per questa voce è eguale a zero!

 

La legge di stabilità approvata non ha recepito, infatti, le istanze molteplici di Parlamentari di varia parte politica che hanno voluto sostenere la necessità di porre rimedio a questa mancanza.
Vogliamo credere, tuttavia, che una più approfondita riflessione da parte in primo luogo del Governo Renzi e, insieme, di tutto il Parlamento sul valore Costituzionale del pluralismo dell’informazione possa essere ancora in grado di trovare soluzioni urgenti ed adeguate per consentire la continuità aziendale per tante testate cooperative e no profit, che sono doverosamente vincolate – è giusto ricordarlo – dalla normativa vigente al massimo della trasparenza e alla dimostrazione del pieno rispetto di regole definite.

 

“La comune consapevolezza da cui partire – spiega Roberto Calari, coordinatore nazionale di Mediacoop – è quella che le dinamiche del mercato non possano da sole garantire in alcun modo il pluralismo dell’informazione. Efficacia, efficienza, professionalità e competenza nell’utilizzo responsabile e trasparente di risorse pubbliche sono certo indispensabili per ogni testata, ma nessuna di esse può fare a meno di un intervento parziale di risorse pubbliche. Risorse erogate secondo regole condivise, trasparenti e puntualmente verificate e finalizzate a tutelare e promuovere l’indipendenza delle testate e la possibilità di continuare ad offrire ai cittadini un racconto plurale dei territori e del Paese”.

 

“Più che di “fondo per l’editoria” – prosegue Calari – si dovrebbe parlare, crediamo, di “Fondo per il pluralismo” e se il sottosegretario Lotti e il Governo vorranno dare seguito, come speriamo, a quanto annunciato nei mesi scorsi siamo pronti ad iniziare un serio confronto con tutte le parti in causa su idee e proposte che contribuiscano alla indispensabile ed urgente riforma dell’intero settore dell’editoria.
Di questi temi e delle iniziative comuni da intraprendere con le altre associazioni di settore che hanno condiviso con noi le battaglie di questi mesi parleremo nella Direzione Mediacoop del giorno 8 gennaio: per sensibilizzare Governo e Parlamento sulla necessità di trovare soluzioni rapide ed adeguate ad un problema così delicato se si intenda garantire un sistema dell’informazione ancora in grado di rappresentare le diverse opzioni e letture della realtà politica, economica e sociale dei territori in cui le testate hanno sede”.

Articoli recenti

Newsletter

Se ricevere i nostri articoli direttamente sulla tua mail, iscriviti alla nostra newsletter.