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Legacoop > FUTURO – “Riforma delle Popolari, un messaggio anche per i cooperatori”

Roma, 23 gennaio 2015 – Oggi la campana suona per le Popolari, ma domani? “Il Governo – spiega il presidente dell’Alleanza della Cooperative e di Legacoop Mauro Lusetti in un’intervista a il settimanale Vita – ha voluto dare un segnale: se non siete capaci di auto-riformarvi, facciamo noi. Un messaggio che vale anche per noi cooperatori, che oggi, più che mai, siamo chiamati a metterci in sintonia con le nuove domande che emergono”.

Nel merito, il giudizio di Lusetti sulla riforma “non è né bianco, né nero”. “Sono molto dubbioso – spiega – che questa operazione agevolerà l’accesso al credito delle nostre cooperative e se cancellare il voto capitario significherà mettere in un angolo i soci e perdere i legami col territori, questo naturalmente sarà un esito negativo del progetto. L’altro aspetto sui cui manifesto più di una riserva è la scelta di modificare per legge una particolare forma societaria”.

Un punto di caduta sbagliato che diventa inevitabile, però, nell’immobilismo generale. “Da quanto tempo si parla di riforma delle popolari? 15/20 anni: un tempo troppo lungo nel quale non sono state capaci di autoriformarsi, di innovarsi, di darsi un nuovo ruolo nel quadro di un Paese che sta cambiando”. Cerchiamo, come cooperatori, di non fare altrettanto. In che modo? “L’Alleanza della Cooperative è certamente uno strumento” spiega il presidente.

Poi c’è il tema della legalità: “Distinguere in modo netto – spiega – le vere dalle false cooperative è un’urgenza. Così come è necessario mettere mano ai modelli di governance dando un peso ai consiglieri esterni e indipendenti. Infine occorre maggiore trasparenza sull’utilizzo dei prestiti da soci”.

 

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