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Legacoop > FUTURO – “Europa, un’azione più decisa per uscire da un rigore senza sviluppo”

BruxellesBruxelles, 27 gennaio 2015 – “Non esiste salvezza per nessuno al di fuori della vittoria di tutta l’Europa sulla crisi. Sappiamo bene che le sfide che attendono l’Unione Europea sono tante, ma principalmente riconducibili ad un unico aspetto: l’equilibrio tra potere politico democratico e potere economico”. Così la delegazione dell’Alleanza Cooperative Italiane guidata dal presidente Mauro Lusetti e dai co-presidenti Maurizio Gardini e Rosario Altieri apre l’incontro con la rappresentanza dei parlamentari italiani a Bruxelles.

 

“Le scelte recentemente adottate dalla BCE – sottolineano i presidenti – costituiscono in questo senso un primo passo importante, ma occorre fare di più e in modo più organico. I risultati delle elezioni in Grecia ricordano con forza a ognuno di noi che la mancanza di una risposta al tema della crescita, il perdurare di politiche di rigore senza sviluppo, non resteranno senza conseguenze. Occorre rafforzare e rendere più efficace l’azione dell’Europa”.

 

“Le politiche economiche meritano di essere attentamente rivisitate. Pur non perdendo di vista il contenimento del deficit fissato al 3%, occorre consentire margini di flessibilità, in attesa che le riforme strutturali in via di realizzazione comincino a far avvertire i loro positivi effetti. Questo permetterebbe, anche, un allentamento della pressione fiscale, divenuta ormai insostenibile. La leva tributaria è stata a lungo utilizzata per impedire lo sforamento del deficit”.

 

“Bisogna continuare a difendere il pluralismo delle forme di impresa e il rispetto dell’originalità delle stesse: in particolare, occorre tutelare la distintività cooperativa quale elemento in grado di sviluppare la forma più avanzata di democrazia economica e di svolgere una rilevante funzione sociale. Per la vasta gamma di attività che le cooperative svolgono, per il loro ruolo economico e sociale in tutti gli Stati membri sarebbe inoltre importante un maggiore coinvolgimento dei rappresentanti della cooperazione in tutti i processi decisionali delle istituzioni europee, per stimolare la comprensione reciproca e promuovere le buone prassi”.

 

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