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ARMONIA – Arbizzi, funziona il ricambio generazionale dal fondatore ai dipendenti

Reggio Emilia, 3 giugno 2015 – Workers buyout? Una strada anche per risolvere il problema del ricambio generazionale. Lo raccontano i risultati ottenuti dalla cooperativa Arbizzi, nata il primo luglio scorso quando 16 lavoratori si sono trasformati da dipendenti a soci e hanno rilevato dal proprietario e fondatore, Emilio Arbizzi, l’azienda che opera nel campo della commercializzazione di prodotti e materiali per l’imballaggio industriale. Insieme nei primi sei mesi del proprio primo esercizio hanno fatturato oltre 5 milioni e raggiunto un utile pari a 237mila euro.

 

I soci lavoratori sono 16, con due dipendenti. Il patrimonio netto ammonta a 537 mila euro. La Arbizzi è partecipata da Cfi con 100.000 euro e sostenuta concretamente da Coopfond con 290.000 euro. L’azienda, già sana e con un bel portafoglio clienti con il precedente titolare, assumendo la forma cooperativa ha mantenuto la sua posizione sul mercato, ponendosi anche obiettivi di ulteriore sviluppo.

 

La selezione qualitativa della clientela, l’aumento della copertura territoriale, la ricerca continua di nuovi prodotti, l’innovazione, la formazione e l’aggiornamento dei soci lavoratori, lo sviluppo della comunicazione e dell’immagine aziendale: questi gli obiettivi che il presidente e il vicepresidente della cooperativa, Simone Vallieri e Walter Bonacini, hanno esposto ai soci durante l’assemblea di bilancio. Già nei primi mesi di attività la cooperativa ha potenziato la gamma dei prodotti, ha creato il brand “Arbizzi Tech”, ha allargato la rete di vendita.

 

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