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FUTURO – Rapporto congiunturale, ripartono investimenti e occupazione tra le cooperative

Roma, 4 giugno 2015 – Una cooperativa su 4 tende ad aumentare gli investimenti. È questo il segnale che più di tanti altri testimonia il clima moderatamente positivo che il V Rapporto congiunturale dell’Alleanza delle Cooperative Italiane ha rilevato nel settore. Più investimenti, ma anche e soprattutto più lavoro: a fronte di 7 cooperative su 10 che mantengono stabile l’occupazione, 2 riescono ad aumentarla e sono uno la vede diminuire. Meglio anche la liquidità, nonostante i ritardi della Pubblica amministrazione che purtroppo non sembrano venir meno.

 

Le interviste sono state realizzate dai centri studi delle tre associazioni (Agci, Confcooperative e Legacoop) in collaborazione con SWG ed Eurema. Sul versante del lavoro prevalgono rispetto alle previsioni di inizio anno, i segnali di miglioramento, seppure deboli, della dinamica congiunturale della forza lavoro occupata. Meglio anche la liquidità: “La quota di cooperatori che ha giudicato buona la liquidità della propria cooperativa – spiega il Rapporto – sale, rispetto al quadrimestre precedente, dal 33% di inizio anno al 38% del mese di maggio”.

 

Stanno più in salute le grandi delle piccole: la percentuale di chi giudica buona la liquidità, ad esempio, tra le grandi sale al 56%. La dinamica congiunturale del fatturato delinea un quadro molto eterogeneo: il 25% delle cooperative ha segnalato una contrazione dei ricavi, a fronte di un 25% che ha dichiarato, invece, un aumento del fatturato. Il 50% delle imprese ha registrato, infine, una sostanziale stazionarietà del volume di fatturato rispetto ai quattro mesi precedenti. Sul fronte del pagamento degli arretrati dovuti dalla Pubblica Amministrazione alle cooperative, le criticità non sembrano superate: il 13% ha registrato un accorciamento dei tempi medi di incasso dei crediti vantati nei confronti della PA rispetto al quadrimestre precedente, il 20% delle cooperative ha segnalato un aumento dei tempi

 

Per quanto riguarda  l’accesso al credito bancario, per i tassi di interesse, si regista un miglioramento, tenuto conto che il 24% delle cooperative ha riscontrato una diminuzione, mentre solamente l’11% ha registrato un aumento. A fronte di ciò, non sembra decelerare la dinamica delle richieste di rientro sui prestiti. Infatti, nei primi quattro mesi dell’anno, il 10% delle cooperative con finanziamenti in essere ha ricevuto richieste di rientro (anche parziali) dalle banche. Con riferimento alle garanzie richieste sui finanziamenti in essere, il 14% dei cooperatori ha indicato richieste aggiuntive a garanzia dei finanziamenti erogati da parte delle banche. Solo il 5% dei cooperatori ha registrato un riallineamento verso il basso del sistema delle garanzie. Per l’81% è rimasto invariato.

 

I rischi al ribasso per l’economia italiana non sembrano essere più il tratto dominante sullo scenario macroeconomico nazionale di breve periodo. Solo il 13% dei cooperatori si aspetta un peggioramento del quadro macroeconomico nel nostro Paese. Migliora, rispetto alla rilevazione precedente, il sentiment dei cooperatori rispetto ad una ripresa del Sistema Paese. Il 19% è, infatti, fiducioso ed intravede un recupero dell’economia italiana nei prossimi mesi. Sono i cooperatori delle grandi imprese i più convinti di un recupero dell’economia italiana a breve termine (di fatto, il 28,4% crede in un ripresa del Sistema Italia). La maggioranza assoluta degli intervistati, il 68%, prevede, invece, per l’economia italiana ancora un andamento di sostanziale continuità nei prossimi mesi.

 

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