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CREATIVITÀ – Farmability, sette idee innovative per l’agroalimentare cooperativo

Bologna, 8 giugno 2015 – Agroalimentare, l’innovazione si fa (anche) in cooperativa. Ed è una sfida per giovani, ma non solo, tant’è che tra i premiati troviamo anche un’equipe di sessantenni. E l’impresa nasce da laureati e dottori di ricerca, ma anche da operai specializzati. Una partita che sa coinvolgere saltando barriere e steccati, luoghi comuni e pregiudizi. A testimoniarlo sono i risultati di Coopstartup FarmAbility, il percorso nato da Coopfond e Legacoop Agroalimentare Nord Italia, in partnership con Innovacoop, giunto a un importante giro di boa.

 

Chiuso il bando che era stato presentato nei mesi scorsi attraverso numerosi incontri nelle regioni del nord Italia interessate alla sperimentazione, mercoledì scorso, 3 giugno, al Centro Italiano di Documentazione sulla Cooperazione di Bologna le giovani idee che hanno avuto accesso al programma di Coopstartup sono state accolte da Aldo Soldi di Coopfond, dal presidente di Legacoop Agroalimentare Giovanni Luppi, dal presidente di Granarolo Giampiero Calzolari, dall’amministratore delegato di Granterre Parmareggio Giuliano Carletti e dal vice-presidente di DECO Industrie Michele Baggiarini.

 

L’attenzione verso questo percorso è molto alta, il movimento cooperativo legato al settore agroalimentare infatti ha voluto soprattutto ascoltare le idee dei giovani cooperatori. “Un progetto di visione a lungo termine – come ha detto Aldo Soldi – la sperimentazione sulla costituzione di cooperative innovative e ad alto contenuto di conoscenza è una vera scommessa e proietta il mondo cooperativo dell’agroalimentare nel mercato del domani”.

 

Storie diverse tra loro ma un unico racconto. A partire dalle esperienze di alcune delle imprese che hanno fatto grande il movimento cooperativo agroalimentare: Gianpiero Calzolari, Giuliano Carletti e Michele Baggiarini hanno sottolineato la centralità del fattore innovazione nelle scelte strategiche e di mercato operate dalle proprie imprese negli ultimi anni e hanno evidenziato l’importante ruolo che le start up innovative possono svolgere come motore di innovazione per le imprese esistenti, manifestando il pieno sostegno al percorso di sperimentazione Coopstartup Farmability.

 

Ma al centro della giornata c’è stato sicuramente l’entusiasmo dei portavoce dei sette gruppi ammessi al percorso, ci sono state le idee: sviluppo di servizi di mappatura dei terreni a supporto degli agricoltori; creazione di una piattaforma per la costruzione della filiera della canapa; areoponia al servizio dell’agricoltura sociale; sviluppo di una piattaforma web per la distribuzione dei prodotti agricoli dei piccoli produttori locali;  creazione di una innovativa filiera distributiva del biologico; sperimentazione e sviluppo della coltivazione di erbe officinali nelle case circondariali; sviluppo di una microfiliera del peperoncino italiano.

 

Per tutti ora è il momento di lavorare sul progetto di impresa, sulle competenze, sui modelli di business. La strada non sarà semplice ma l’obiettivo è ambizioso. Al termine quelle che, alla prova dei fatti, si saranno rivelate le tre migliori idee d’impresa saranno premiate. Ma è già l’avvio di questa fase ad essere molto significativo: la testimonianza che cooperazione e innovazione hanno un cammino da fare insieme e che lungo questo percorso le imprese con spalle robuste e una tradizione importante alle spalle sono un interlocutore importante per chi parte, in un sostegno reciproco che incarna i valori del movimento.

 

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