12 marzo 2014 – “La rivincita degli operai”. Il sito di Repubblica ha dedicato un reportage alle imprese salvate dagli ex dipendenti che, riuniti in cooperativa, hanno rilevato l’azienda in liquidazione o fallita per la crisi. Un lungo servizio nel quale si dà voce ad alcuni protagonisti di queste storie, così come a Coopfond e a CFI, gli strumenti che Legacoop mette a disposizione, tra l’altro, delle operazioni di workers buyout.
Una sfida certamente difficile. Secondo uno studio dell’Università di Padova su 100 operazioni di questo tipo 22 ‘saltano’. Un indice di fallimento superiore a quello della media delle imprese (8%) ma inferiore comunque a quello delle start up (35%). “Questo dato non deve sorprendere – spiega su Repubblica Alberto Lanzavecchia, ricercatore del dipartimento di Scienze economiche e aziendali dell’ateneo veneto – Diventare manager da operaio è la cosa più difficile. Cambiano le responsabilità, il modo di vivere la fabbrica. E ottenere prestiti dalle banche è ancora più complicato, non potendo vantare un solido capitale sociale né sufficiente fiducia”.
Ma anche una sfida molto significativa, capace di dare un messaggio a tutto il Paese. “La lezione è potente – scrive Eugenio Occorso nell’articolo di fondo che accompagna il reportage – non occorre trarre un profitto miliardario da una fabbrica, e neanche inseguire i miti delle produttività a tutti i costi, quella che secondo le teorie economiche monetariste impone di tirar fuori più prodotto possibile con il minor impiego di manodopera possibile. No, qui la sfida è tirar fuori più prodotto, ovviamente con attenzione alla qualità, facendo viceversa lavorare più gente possibile”.
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