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Legacoop > Legacoop con Libera chiede il sostegno dell’Europa al riutilizzo dei beni confiscati

Roma, 19 giugno 2014 – Legacoop sostiene la proposta di Libera per promuovere il riutilizzo dei beni confiscati alle mafie anche attraverso i Fondi strutturali europei. Risorse ingenti: il finanziamento a disposizione per il Piani operativi nazionali per la Legalità, anche se dimezzato rispetto al settennato precedente, ammonta per il 2014-2020 a 515 milioni di euro.

 

Legacoop è impegnata attivamente attraverso le sue strutture associative ed il sostegno finanziario di Coopfond e CFI, nella valorizzazione produttiva dei beni confiscati alle mafie.

 

Nel 2014, l’Associazione Libera, ha promosso un primo censimento delle esperienze positive di riutilizzo dei beni confiscati alle mafie da parte delle realtà della cooperazione, del terzo settore, dell’associazionismo e del volontariato. Sono state ben 395 le realtà sociali censite, di cui 23,4 % sono cooperative. La dimostrazione che è possibile sviluppare una sana occupazione e servizi per il territorio, moltiplicatori di fiducia per i cittadini.

 

I Fondi europei vengono gestiti, in base alla tematica, attraverso i Piano operativi nazionali e/o i Piani operativi regionali. Quello sulla Legalità è un Piano nazionale, che dovrà essere licenziato a breve, decidendo quali proposte accogliere al proprio interno. Quella di Libera, sostenuta da Legacoop, è articolata in base agli 11 obiettivi tematici contenuti nel accordo di partenariato. L’obiettivo è creare nuove opportunità con i fondi della programmazione europea 2014 – 2020, attraverso una strategia nazionale per la legalità, la coesione e la valorizzazione dei beni confiscati.

 

Le poposte vedono come principali risultati attesi: l’occupazione di giovani impegnati nel sociale e nelle politiche di welfare; servizi e infrastrutture sociali assicurati nelle aree interne e a rischio delle aree urbane e ad alta esclusione sociale; azioni di servizio e tutoraggio consulenza, promozione e supporto da parte dell’Agenzia nazionale, destinate ad organizzazioni del terzo settore e ad enti locali; la riduzione dei deficit di informazione e trasparenza nelle procedure di monitoraggio; miglioramento dei processi di partecipazione democratica per la legalità la coesione economica e sociale del Paese.

 

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