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Legacoop > COOPFOND – Quattordici nuovi interventi per il futuro della cooperazione

Roma, 6 novembre 2014 – Due workers buyout, di cui uno – il primo realizzato in Piemonte – coinvolge ben 80 ex dipendenti. Un’acquisizione e un processo di fusione. Oltre a cinque interventi di ristrutturazione per dare fiato a cooperative alle prese con le difficoltà della crisi e a un pacchetto di interventi a valere sul Fondo Promozione Attiva, per sostenere la diffusione della cultura cooperativa e realtà particolarmente meritorie. Sono questi alcuni dei 14 interventi decisi dal Consiglio d’amministrazione di Coopfond, che si è svolto il 29 ottobre.

 

L’acquisizione sarà realizzata dalla cooperativa sociale Call.it per rafforzare e diversificare le attività, inglobando la cooperativa E-Social. Call.it attraverso la gestione di alcuni call-center per conto di Wind a Roma, Napoli e Palermo favorisce l’accesso al mondo del lavoro delle persone disabili con alta qualificazione professionale. Occupa 276 persone tra full-time e part-time, quasi tutti soci lavoratori, di cui il 90% disabili fisici. Coopfond sosterrà il processo con un intervento nel capitale sociale, a fronte di analogo sforzo compiuto dai soci.

 

Corbola Servizi Socio Sanitari e Corbola Servizi sono due cooperative sociali, rispettivamente di tipo A e B, nate entrambe nel 1996. Nel 2013 hanno avviato un progetto di fusione, per il quale hanno ottenuto ora un intervento di Coopfond. La nuova cooperativa avrà oltre 110 soci lavoratori e circa 130 addetti complessivi, di cui 29 svantaggiati. Il processo di aggregazione vuole contenere i costi gestionali e lanciare investimenti per il completamento della lavanderia industriale.

 

Fail è il nome del primo dei due workers buyout. In Umbria si occupa della produzione e commercializzazione di serramenti in legno e in alluminio. Nata da 9 ex lavoratori della Fail Group che al momento della liquidazione contava 65 dipendenti. La cooperativa è nata con il supporto degli ex proprietari che sono rimasti comunque al di fuori della base sociale. Per ripartire Fail sta partecipando anche a molte fiere all’estero (Turchia, Marocco, Tunisia) e investendo risorse nella ricerca, anche grazie alla collaborazione con l’Università di Perugia. A regime è previsto un organico di 20 addetti.

 

È un workers buyout da 80 addetti, invece, quello che a Cuneo porterà a far ripartire la cartiera Pirinoli attiva dal 1872, specializzata nella produzione di cartoncini patinati e cartoni grigi. I principali competitors europei sono una decina di aziende, di cui almeno 5 di grandissime dimensioni. La società in liquidazione contava oltre150 addetti, di questi 80 hanno aderito ad un progetto di rilancio dell’attività in forma cooperativa, progetto che a breve dovrebbe coinvolgere tutti i dipendenti in forze. Gli ottanta lavoratori interessati trasferiranno tutta la mobilità a capitale sociale ed inoltre sottoscriveranno quote unitarie di 6.000 euro.

 

Il Fondo di Promozione Attiva ha finanziato, su richiesta di Legacoop Abitanti, l’introduzione di un sistema informatico (Building Information Modeling), che consente l’integrazione continua tra il progetto architettonico, strutturale e degli impianti, la fabbricazione dei prodotti, l’assemblaggio degli stessi nel cantiere e fuori del cantiere e la realizzazione finita. Ha sostenuto inoltre il rilancio della cooperativa sociale Pomposiana, colpita dall’alluvione del gennaio scorso nel modenese.

 

Tre gli interventi sul fronte della cultura e della promozione cooperativa. Su richiesta di Legacoop il Fondo sosterrà uno studio su temi controversi quali l’ammissione o meno al privilegio dei propri crediti; l’istituto del prestito sociale; le politiche per il personale. per la Fondazione Barberini contribuirà alla stampa della ricerca “Coop-working” sull’autoimprenditorialità associata cooperativa come possibile risposta alla crisi e alla precarietà giovanile che ha mappato 191 luoghi di coworking, 45 Fab Lab e 10 coworking + Fab Lab. Sarà, infine, a fianco di Legacoop Puglia con un progetto per contribuire alla diffusione del modello cooperativo, attraverso attività di “alfabetizzazione cooperativa” rivolte ai cittadini, con particolare attenzione ai più giovani e ai neo-soci di cooperative. (nella foto: la cartiera Pirinoli)

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