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Legacoop > TOSCANA – “In quattro anni abbiamo realizzato 25 fusioni che hanno coinvolto 60 cooperative”

Firenze, 5 dicembre 2014 – Avanti con il processo di aggregazione delle imprese per dare maggiore dimensione alle imprese e attrezzarle meglio a gestire le sfide del futuro. Questo uno dei temi centrali presente nella relazione con cui Stefano Bassi, presidente di Legacoop Toscana, ha aperto il congresso di Legacoop Toscana al Palaffari di Firenze. Bassi ha fra l’altro annunciato che non si ricandiderà nel ruolo di Presidente.

 

“In questi anni di crisi – ha detto Bassi – un importante elemento di dinamicità delle nostre realtà imprenditoriali è stato il percorso di aggregazione fra cooperative, che è andato avanti in settori come l’agroalimentare, le forestali, il multiservizi, il sociale, la logistica. E anche nel settore dell’impiantistica e delle costruzioni. Dal 2010 abbiamo realizzato 25 fusioni che hanno coinvolto più di 60 cooperative e 6.000 lavoratori. Per il futuro le direzioni su cui lavorare sono: ambiente e rifiuti, logistica, acquisizione di marchi in agricoltura, energie rinnovabili, welfare partecipativo”.

 

Un percorso che comunque ha bisogno di risorse per accompagnare processi di crescita. “In questo senso servono strumenti finanziari specifici – continua Bassi – e per questo è decisivo il rapporto con la Regione Toscana, con cui in questi anni abbiamo avuto un rapporto positivo in molti campi. Alla Regione Toscana torniamo a chiedere con forza l’istituzione di un fondo specifico che accompagni i percorsi di aggregazione e fusione delle imprese. Tutto questo sta dentro la necessità di fare una riflessione profonda sulla Toscana, dove si continua a registrare calo del pil, dei consumi, degli investimenti. Dove ci sono tre grandi questioni aperte, ovvero la crisi della città-fabbrica Prato, della città-banca Siena e della città-porto Livorno. Riprogettare il futuro di questi sistemi urbani è una sfida nella quale la cooperazione vuole essere presente”.

 

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