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Legacoop > PASSIONE – Il New York Times incorona il Nero d’Avola di Libera Terra

CentopassiPalermo, 15 gennaio 2015 – “La nostra bottiglia N.2 – Centopassi Argille di Tagghia Via 2012 – proviene dalla zona a nord-ovest della Sicilia, da Corleone, zona nota più come la romanzata casa natale di Don Corleone dei film Il Padrino che per il vino. Il vino è prodotto da un gruppo di cooperative che coltivano terre confiscate alla mafia. Questo vino, coltivato in biologico, è vibrante, limpido e piacevole, ed è un grande affare a soli 15$”.

 

Il giudizio arriva da Eric Asimov, del New York Times, nell’attuale geopolitica del vino mondiale una delle firme in assoluto più autorevoli, per alcuni la più autorevole, al termine di una degustazione che ha coinvolto le più note cantine siciliane. Un’investitura di prim’ordine per il vino prodotto da Libera Terra. “Quello che ci rende particolarmente orgogliosi – raccontano dalla cooperativa – non é tanto lo splendido giudizio in sé, quanto l’analisi che viene fatta in termini di stile”.

 

Tra il 2006 ed il 2007, il piano strategico Centopassi ha tracciato un percorso di lungo periodo, mai abbandonato, che oggi si ritrova appieno nelle parole di un esperto così autorevole. Un percorso che ha fatto dell’eleganza, della bevibilità e delle leggerezze la bandiera di quel vino, contro stereotipi stilistici che hanno avuto successo nel passato e che tanto hanno fatto male all’identità dei territori.

 

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