Bologna, 28 agosto 2020 – Palazzi storici e chiese vuote, cascine e baite di montagne dimenticate, spazi industriali e produttivi dismessi, edifici pubblici chiusi, parti di città e aree aperte che riprendono vita, rinascendo come luoghi di cultura e di comunità: queste le sfide a cui lavorano i 15 spazi finalisti del bando culturability 2020-2022 che, per la prima volta, vede tra i propri partner anche Coopfond.
I finalisti sono stati selezionati fra oltre 480 candidati provenienti da tutta Italia alla call, promossa dalla Fondazione Unipolis, per sostenere il consolidamento dei migliori centri culturali italiani nati da processi di rigenerazione, luoghi in cui si sviluppano processi di innovazione culturale con impatto sociale e civico, e si sperimentano nuove logiche di collaborazione con le comunità locali.
Un processo di selezione complesso, considerato il numero, la qualità e la visione dei partecipanti. Questi i centri e la loro provenienza: Borgata Paraloup (Rittana – Cuneo), CasermArcheologica (Sansepolcro – Arezzo), Centrale Fies (Dro – Trento), Civico Trame (Lamezia Terme – Catanzaro), Ecomuseo Urbano Mare Memoria Viva (Palermo), Farm Cultural Park (Favara – Agrigento), Fondazione Made in Cloister (Napoli), Il Cassero (Bologna), Laboratorio Urbano ExFadda (San Vito dei Normanni – Brindisi), Le Serre dei Giardini Margherita (Bologna), Lottozero (Prato), Mare Culturale Urbano (Milano), Officine CAOS (Torino), TeatroLaCucina (Milano), Via Baltea Laboratori di Barriera (Torino).
A seguito di questa prima selezione, le realtà finaliste avranno l’opportunità di partecipare a un camp nel prossimo mese di settembre. Tra queste, una Commissione di Valutazione individuerà i 4 centri che accederanno ai contributi economici e a un percorso di supporto che dura fino a un anno e mezzo. Il budget complessivo del bando, che include contributi ai beneficiari e costi di tutte le attività di supporto, è pari a 600mila euro.