Il 24 giugno e il prossimo 15 luglio sono le due date di avvio di 208 volontari impegnati nei 13 progetti di SCU delle Associazioni regionali Legacoop e Confcooperative, che a partire da quest’anno, anche alla luce delle nuove indicazioni progettuali, hanno unito il proprio impegno e dato vita ad un programma unico “IncludiaAMO L’UMBRIA” realizzato all’interno dell’ambito d’azione “Sostegno, inclusione e partecipazione delle persone fragili nella vita sociale e culturale del Paese” con la finalità di contribuire al raggiungimento degli Obiettivi dell’Agenda di Sviluppo Sostenibile 2030 e, nello specifico, di realizzare un processo che favorisca l’attuazione degli obiettivi “Un’educazione equa ed inclusiva per tutti” e “Ridurre l’ineguaglianza”.
“Abbiamo deciso di condividere insieme un programma ambizioso e importante – dice Andrea Radicchi Responsabile servizio civile Legacoop Umbria – e dal titolo stesso (IncludiAMO l’Umbria) si percepisce l’importanza che diamo al nostro territorio. Questo programma pone l’accento sull’inclusione e la partecipazione delle persone fragili nella vita sociale e culturale del nostro territorio. Noi per fragilità intendiamo una molteplicità di fragilità: economica, lavorativa, sociale che il conoravirus ha incentivato nella nostra quotidinianità.Vogliamo fare un percorso insieme a questi giovani e dare loro degli stumenti di crescita personale e lavorativi che potranno spendere alla fine del loro percorso”.
Da oramai 20 anni la cooperazione è impegnata infatti nella promozione e realizzazione di progetti di SCU con finalità educative e culturali, che intrecciano naturalmente la vocazione propria dell’attività delle socie e dei soci che con il loro supporto ed il loro esempio hanno dato a centinaia di giovani la possibilità di sperimentare percorsi di crescita nei servizi delle cooperative.
Il valore di questa esperienza è stato ben evidente soprattutto nel contesto emergenziale degli ultimi mesi ed in particolare nei mesi del lockdown, dove abbiamo vissuto tutti sospesi tra paure ed incertezza, ma il motore del SERVIZIO CIVILE non si è mai spento ed anzi ha evidenziato la forza e la volontà di supportare il prossimo oltre le paure e le insicurezze. Sono state sperimentate attività di “welfare leggero”, ovvero interventi di assistenza alle persone anziane e ai soggetti più fragili in tutte quelle attività quotidiane che erano impossibilitati a svolgere da soli e, quindi, consegna della spesa piuttosto che di farmaci ma anche supporto psicologico attraverso la rete o semplicemente con una telefonata.
“Abbiamo voluto questo programma condiviso. – afferma Carlo di Somma Presidente ConfCooperative Umbria – L’abbiamo perseguito con costanza e tanta buona volontà. Per noi questo progetto è stata una scelta di merito portata avanti con coerenza. Ora sta ai giovani che prenderanno servizio presso le nostre cooperative cogliere al volo questa opportunità. Un percorso di crescita come cittadini, lavoratori per scoprire una propria vocazione professionale. A tutti loro va un caloroso benvenuto nelle nostre cooperative ed un forte augurio perché includiAMO l’Umbria se ci includiamo insieme anche noi”.
I progetti anche quest’anno sono realizzati da cooperative che operano in settori trasversali dal mondo della cultura alla salute mentale, dall’ambiente ai minori, dal cinema agli anziani. I volontari coinvolti sono impiegati per un anno su tutto il territorio regionale, per 25 ore a settimana, supportati da un OLP – Operatore Locale del Progetto, che li affianca nello svolgimento delle loro attività, seguiranno poi un percorso di formazione generale sulla storia del servizio civile, sui valori dell’associazionismo, sui principi fondanti della costituzione e un percorso di formazione specifica relativo alle peculiarità delle attività che andranno a svolgere.
Il SCU è una delle misure vincenti di politiche attive a favore dei giovani, è la possibilità di mettersi in gioco, di sperimentare la forza che c’è nel donare più che nel ricevere, è educazione ad una cittadinanza attiva e responsabile, è la scommessa di insegnare alle nuove generazioni i valori della solidarietà, della condivisione e l’opportunità di ricevere da loro energia, vivacità, una visione del domani più realistica ed al passo con i tempi. Ed è proprio per tutto questo che i nostri enti continuano quotidianamente ad impegnarsi per qualificare sempre più questi percorsi di crescita e ogni anno sperimentiamo insieme a tanti giovani l’emozione del primo giorno come se fosse anche per noi sempre una prima volta.