È stato sottoscritto nel Salone d’Onore di Palazzo Donini, il “Protocollo d’intesa per attività di prevenzione e contrasto del lavoro irregolare e del caporalato in agricoltura”.
Promotore dell’intesa il Vice Presidente della Giunta regionale e Assessore all’Agricoltura, Roberto Morroni che ha riunito oltre che Legacoop Agroalimentare Umbria anche le Prefetture di Perugia e Terni, l’Ispettorato interregionale del Lavoro di Roma, le Direzioni Regionali di INPS ed INAIL, l’Arpal Umbria, i sindacati Fai CISL, Flai CGIL, UILA, le associazioni C.I.A. Umbria, Coldiretti Umbria, Confagricoltura Umbria, Confcooperative Umbria, Copagri Umbria.
“Oggi è una data importante – afferma Gianfranco Domini Responsabile Legacoop Agroalimentare Umbria – perché si dà vita a un protocollo sulla legalità nel comparto agricolo umbro. Noi da sempre, siamo stati dalla parte dei lavoratori e delle aziende che rispettano i CCNL. La Regione Umbria ha fatto propria una battaglia che portiamo avanti da tanto tempo: quella del contrasto al lavoro irregolare, al non riconoscimento dei diritti dei lavoratori. Sappiamo che tali situazioni sono marginali in Umbria, ma questa è la strada giusta per non abbassare la guardia”.
Il protocollo istituisce una cabina di regia in cui entreranno a far parte tutti i soggetti firmatari, confermando che verranno individuati elementi di premialità nei confronti delle aziende che si dimostreranno virtuose, nel rispetto dei diritti e della salute dei loro addetti.
La regia sarà pronta a monitorare la promozione della cultura dell’etica e legalità nel modo di fare impresa in agricoltura, della sostenibilità economica e sociale, della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, della promozione di condizioni di lavoro dignitose, impegnandosi ad elaborare azioni congiunte per l’emersione del lavoro irregolare, contrastando ogni forma di lavoro irregolare e il fenomeno del caporalato.
La salvaguardia dell’ambiente e del territorio, rappresenta un tassello fondamentale per rendere la regione Umbria un luogo di opportunità, di crescita economica e di sviluppo, con l’attenzione sempre rivolta alla sostenibilità economica, ambientale e sociale.
Questa task force consentirà di avere una visione organica per intercettare le condizioni di lavoro, raccogliendo tutti i punti di vista: dagli organismi di controllo, alle sigle sindacali e le organizzazioni datoriali.
“La cooperazione – conclude Domini – crede nei valori etici dell’onestà, della trasparenza, della responsabilità sociale e dell’attenzione verso gli altri garantendo dignità e qualità del lavoro”
Un passo fondamentale, visto che sempre più i consumatori tengono conto non solo della qualità ma anche e soprattutto dell’etica della produzione.