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 AGCI e Legacoop Agroalimentare esprimono soddisfazione dei risultati raggiunti nei due giorni di votazioni del Parlamento Europeo su alcuni importantissimi dossier del settore agroalimentare 

AGCI e Legacoop Agroalimentare esprimono soddisfazione dei risultati raggiunti nei due giorni di votazioni del Parlamento Europeo su alcuni importantissimi dossier del settore agroalimentare. 

La nostra fiducia nella capacità dei deputati europei di trovare il giusto equilibrio è stata ripagata. 

Regolamento imballaggi, direttiva sulla riduzione dei fitosanitari e agricoltura del carbonio sono tre dossier agricoli fondamentali per il nostro settore che hanno trovato un passaggio di votazione in plenaria a Strasburgo molto importante. 

Si è iniziato sull’agricoltura del carbonio e con il quadro volontario dell’UE per il carbonio che mira a facilitare e accelerare la diffusione di azioni di mitigazione, comprese quelle derivanti dalle pratiche di carbon farming. 

Il punto chiave, molto importante, è che il Parlamento europeo riconosce che l’agricoltura del carbonio non è solo sequestro di carbonio, ma anche riduzione delle emissioni dal suolo e dalla fermentazione enterica e del letame. 

Un’interpretazione che permetterà a un maggior numero di agricoltori ed allevatori di beneficiare di questo sistema, considerando che l’agricoltura e le buone pratiche agricole saranno fondamentali per la riduzione e la gestione delle emissioni clima alteranti. 

Martedì, il Parlamento europeo in una complessa e convulsa votazione ha rigettato la proposta di regolamento SUR sugli agrofarmaci

La votazione ha respinto il testo proposto dalla Commissione UE ed emendato dalla Commissione Ambiente del Parlamento Europeo con 207 voti a favore, 299 contrari, 121 astenuti. Il numero molto alto di astenuti denota che evidentemente la Commissione ambiente non era stata in grado di produrre un testo sufficientemente equilibrato tale da guadagnarsi la maggioranza dei voti in aula. 

Il Parlamento, in modo inusuale, dopo aver rigettato il testo, ha anche votato per rimandarlo direttamente alla Commissione Europea, facendo di fatto ricominciare daccapo l’iter della norma. 

“Ora si possono aprire diverse opzioni, a partire dalla possibile ritiro della proposta dalla Commissione, come settore agroalimentare monitoreremo da vicino i possibili percorsi per evitare che su un tema così complicato per assicurare le produzioni dal punto di vista quantitativo si torni ad un approccio non basato sulla realtà e su studi di impatto” esprime, guardando al futuro, Giampaolo Buonfiglio. 

La votazione di mercoledì al parlamento europeo di un altro dossier su cui abbiamo lavorato molto è stato un’altra buona notizia: sugli imballaggi e rifiuti da imballaggio (PPWR); i deputati hanno votato per l’adozione della proposta con 426 voti a favore, 125 voti contrari e 74 astensioni, dopo che erano stati approvati importanti emendamenti sull’eliminazione degli imballaggi monouso per ortofrutta, esenzioni al riutilizzo per vino e IG e a sostegno del settore orticolo e floricolo. 

“Abbiamo avuto fiducia nell’autonomia e nella saggezza del Parlamento Europeo ed abbiamo avuto ragione, una bella cosa per la democrazia e per gli elettori europei” esprime come ultima considerazione Cristian Maretti. 

Su questo dossier però il nostro lavoro non è finito: dobbiamo mantenere alta l’attenzione e l’impegno nelle prossime settimane per evitare che il lavoro del consiglio UE vanifichi questo risultato ottenuto in Parlamento in particolare è necessario che nella riunione dei Ministri dell’Ambiente degli Stati Membri prevista per il 18 dicembre prossimo NON venga votato il cosiddetto “Approccio generale”, altrimenti si rischia che tutto il lavoro del Parlamento venga vanificato. 

Sarà importante che il Governo italiano ci sostenga, ma soprattutto che faccia un lavoro diplomatico per creare un’alleanza adeguata allo scopo. 

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