Cerca
Close this search box.

Legacoop > A scuola di turismo alle Cinque Terre per valorizzare l’Italia minore

La Spezia, 15 aprile 2014 – Le Cinque Terre, ovviamente. Ma anche il Parco della Majella o quello delle Dune Costiere pugliesi fino alla rete dei Parchi naturali di Barcellona. Sono tante le buone pratiche per la valorizzazione dell’Italia minore, quella al margine dei grandi circuiti turistici, presentati all’Alta scuola di turismo ambientale. Luoghi che sono in grado di offrire le esperienze più autentiche e un contatto vero con la storia e le comunità.

 

Il corso ASTA è stato organizzato all’inizio di aprile da Legacoop, Associazione italiana del turismo responsabile, Legambiente, Vivilitalia, Parco Nazionale delle Cinque Terre, grazie anche al contributo di Coopfond. Attraverso una settimana di docenze in aula con esperti di ambiente e di turismo naturalistico, testimonianze, visite sul territorio e incontri, i partecipanti hanno avuto la possibilità di conoscere alcune esperienze positive condotte in varie parti d’Italia e di raccontare le proprie esperienze.

 

“Molto bello passare dalle lezioni teoriche in aula ai sentieri, -spiega Maurizio Davolio responsabile nazionale Legacoop Turismo e presidente di AITR – si capisce tutto se si cammina e si osserva. Il turismo naturalistico – commenta- è in piena crescita e può costituire, soprattutto per i giovani, una occasione per creare occupazione e reddito; ma richiede una adeguata formazione professionale. I partecipanti al corso, entrano in contatto con le migliori esperienze italiane nel campo turistico e ambientale – sottolinea Davolio – in territori di eccellenza e raccontate dalla viva voce dei protagonisti. Legacoop sostiene con grande convinzione il corso, collaborando attivamente alla sua organizzazione e condivide con gli altri promotori, l’obiettivo di dar vita ad una Alta Scuola di Formazione che operi anche a livello internazionale”.

 

Marina Caramellino fa parte della cooperativa Il Rifugio Pian dell’Arma in Piemonte, che domina buona parte della Liguria di Ponente. “Dobbiamo trovare la chiave per esaltare e dare identità a tutte le peculiarità dei luoghi – racconta al termine del corso – per questo abbiamo proposto un progetto enogastronomico attraverso tre itinerari alla scoperta di vigne, pesca e orti. Un turismo di esperienza per far rivivere posti abbandonati e da recuperare, offrendo punti di vista diversi da quelli del turismo di massa”.

 

“Sposare il proprio lavoro con l’amore per il territorio, coinvolgere tutti gli attori e il visitatore emotivamente vuol dire creare opportunità per tutti – racconta Anna Rossi, della cooeprtiva Hidra che gestisce il centro di educazione ambientale presso il parco di Montemarcello Magra a Sarzana. Operiamo da anni nel campo del turismo responsabile e cerchiamo di spostare l’attenzione dei turisti verso esperienze nuove. Per questo durante il corso abbiamo ragionato sulla possibilità di valorizzare l’artigianato non immediatamente identificato come locale. Abbiamo quindi proposto ‘un club di prodotto’ che faccia da ombrello a tutte le realtà artistiche della riviera spezzina che abbiamo conosciuto”.

 

“È necessario – spiega Alfredo Morabito, responsabile Promozione attiva di Coopfond –incentivare le imprese a valorizzare aree che rischiano di essere abbandonate, creare delle relazioni che possono offrire opportunità per tutti, insieme a nuova occupazione anche per i giovani recuperando le tradizioni”.

 

Il corso è stato coordinato dal Direttore della Trentino School of Management Paolo Grigolli. Alla cerimonia di chiusura hanno preso parte inoltre il presidente di Legacoop Liguria Gianluigi Granero, il responsabile Turismo di Legacoop Liguria Roberto La Marca, il presidente di Legambiente Liguria Santo Grammatico, il presidente del Parco Nazionale delle Cinque Terre Vittorio Alessandro e il responsabile nazionale Legacoop Turismo e presidente di AITR Maurizio Davolio.

Articoli recenti

Newsletter

Se ricevere i nostri articoli direttamente sulla tua mail, iscriviti alla nostra newsletter.