Disponibile il video integrale del convegno tenutosi a Perugia
Il Convegno “Amministrazione condivisa e sussidiarietà orizzontale: attuazione della Riforma del Terzo settore a favore delle comunità locali” è stata la prima occasione di confronto e di approfondimento sulla Riforma del Terzo settore (legge delega n.106 del 2016) alla luce dei più recenti interventi normativi nazionali e regionali. L’incontro, che si è svolto nella Sala Colonne di Palazzo Graziani di Perugia, è stato promosso da Fondazione Perugia e Regione Umbria e ha rappresentato un momento di analisi della Legge regionale n. 2 del 6 marzo 2023 dal titolo “Disposizioni in materia di amministrazione condivisa”.
La Riforma del Terzo settore, seppur con alcune lentezze nella sua applicazione, riveste una particolare importanza non solo perché ha disciplinato e colmato una lacuna normativa, ma soprattutto perché, intervenendo in molteplici ambiti, ha dato un ruolo più chiaro a enti che svolgono una funzione centrale per il territorio e la comunità.
In quest’ambito l’Umbria è stata tra le prime quattro regioni d’Italia a dare alla norma concreta attuazione, valorizzazione e diffusione, approvando una legge regionale che nasce con il fine di rafforzare la collaborazione fra pubblica amministrazione e Terzo settore e arrivare a un nuovo rapporto tra pubblico e privato basato sulla convergenza di obiettivi e sull’aggregazione di risorse attraverso attività di co-programmazione e co-progettazione di servizi e interventi.
I lavori sono stati aperti da Cristina Colaiacovo, Presidente Fondazione Perugia, dal direttore regionale Salute e Welfare, Massimo D’Angelo e dalla Vicepresidente del Consiglio regionale, Paola Fioroni. L’Assessore regionale alla Salute e Politiche sociali, Luca Coletto ha chiuso i lavori. Ha partecipato ai lavori Andrea Bernardoni, Presidente di Legacoopsociali Umbria che ha sottolineato come “La legge regionale su amministrazione condivisa apre una nuova fase che punta sulla collaborazione. La cooperazione sociale è impegnata nel dare piena applicazione alla norma. Una priorità sarà sperimentare percorsi di co-progettazione e promuovere la diffusione di buone pratiche. Auspichiamo che le amministrazioni pubbliche agiranno in modo coerente anche sul versante delle gare di appalto, superando la logica del massimo ribasso”.