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CONDIVISIONE – Rete Culture, piccole e grandi cooperative insieme per un salto di qualità

Milano, 15 giugno – Mettere a disposizione delle piccole cooperative culturali gli stessi servizi che possono mettere in campo le grandi. Obiettivo: far compiere al settore un deciso salto in avanti verso l’economia collaborativa e partecipata. Una strada che è da sempre nelle corde della cooperazione e che consentirà, anche in una fase storica in cui le risorse statali sono in calo, di continuare a valorizzare il nostro patrimonio. Si chiama Rete Culture ed è la piattaforma digitale che CoopCulture, azienda leader in Italia nel comparto dei beni culturali, ha presentato a Cascina Triulza (www.coopculture.it/reteculture.cfm).

 

“In uno scenario di risorse pubbliche sempre più scarse, Rete Culture consente di fare un salto di qualità nella collaborazione ormai imprescindibile fra pubblico e privato, fra istituzioni e imprenditorialità cooperativa – afferma Giovanna Barni, presidente di CoopCulture – Forti di oltre vent’anni di esperienza nel settore, con questo progetto la nostra ambizione è passare anche nel comparto dei beni culturali da meccanismi di decisione top-down a modalità collaborative e di coinvolgimento degli operatori sul territorio, degli stakeholder e delle comunità, secondo il nuovo modello della sharing economy di cui il sistema cooperativo è stato antesignano”.

 

“In questo progetto – ha spiegato Dora Iacobelli, vicepresidente di Legacoop Nazionale e direttore progetti di Coopfond – vivono davvero alcuni dei punti di forza della cooperazione. La creazione di una rete di imprese nel settore delle attività culturali e dei servizi connessi sostenuto dal know-how messo a disposizione da CoopCulture e dal supporto degli strumenti finanziari del sistema cooperativo, Coopfond e CFI, ha come obiettivo la razionalizzazione della cooperazione esistente e la promozione di nuova cooperazione, garantendo una gestione più efficiente dei siti culturali e il miglioramento del livello di servizio/accoglienza; lo sviluppo e stabilità dell’occupazione attraverso la promozione di nuova imprenditorialità e una maggiore preparazione professionale delle risorse impiegate e standard più elevati e omogenei”.

 

Attraverso la piattaforma, le cooperative che operano nel settore possono concretamente condividere modelli e standard di servizio, risorse e informazioni. E quindi proporre e personalizzare l’offerta culturale e turistica per i loro clienti, monitorare i flussi e le preferenze di visita in tempo reale, gestire in un unico ambiente le prenotazioni e le vendite online come pure le postazioni locali di biglietteria. Ma anche fornire servizi informativi, promuovere prodotti, servizi e itinerari sul territorio di riferimento, supportare i turisti con attività di city pass e triplanning. E per dare alle strutture diffuse nei territori la possibilità di conoscere il progetto, CoopCulture propone l’adesione gratuita alla piattaforma per i primi 6 mesi. Tale adesione offre l’opportunità di testare alcuni dei servizi offerti dalla piattaforma, in vista di un successivo e più ampio coinvolgimento.

 

Il progetto ha già avuto il sostegno di Legacoop a livello nazionale, di Coopfond per il finanziamento della piattaforma e di CFI (Cooperazione Finanza Impresa) per finanziare la crescita delle imprese locali. La forte integrazione di cooperative diffuse sul territorio nazionale è uno degli obiettivi strategici di Rete Culture: la rete consente infatti anche a strutture piccole ma radicate localmente, e quindi fondamentali per la promozione dei territori, di essere supportate nella loro attività, rendendole più efficiente e consentendo loro di stare sul mercato in maniera competitiva.

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