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Legacoop > CONGRESSO FIMIV – Dai camper ai centri diurni le mutue estendono i servizi

Roma 4 aprile 2014 – Ognuna rimane autonoma. Forte di radici che superano i 100, a volte i 150 anni di storia. Ma sempre più spesso le mutue stringono accordi e alleanze per migliorare ed estendere la rete dei servizi e delle prestazioni che riescono a garantire ai propri aderenti. Un’evoluzione favorita anche dalle novità introdotte dalla legge che a fine 2012 ha introdotto importanti novità per il settore.

 

“Oggi – spiega il vicepresidente di Fimiv Sebastiano Solano – è possibile, grazie al nuovo provvedimento, la cosiddetta mutualità mediata: non solo più solo le persone a poter entrare nelle società di mutuo soccorso, ma anche altre società, potendo usufruire reciprocamente dei servizi offerti”. Una bella spinta alle alleanze, soprattutto in Piemonte dove hanno le radici quasi 400 delle circa mille mutue italiane.

 

“Ad Alessandria ad esempio – racconta Solano – le società del territorio hanno organizzato insieme alla Provincia un camper che gira per tutto il territorio proponendo visite oftalmiche, per gli aderenti di tutte le mutue. Un’opportunità che si è estesa anche al territorio di Cuneo e che continua a crescere”. Ma le reti non coinvolgono solo le società di mutuo soccorso, estendendo sempre più il proprio perimetro ad altre forme di cooperazione, a partire da quella sociale.

 

Un’opportunità che insieme si sta costruendo, ad esempio, è legata a reti di poliambulatori sul territorio, che la cooperazione sociale sta realizzando per garantire l’accesso a prevenzione, diagnosi e trattamento di prestazioni escluse dai Lea (Livelli essenziali di assistenza, ndr), quali ad esempio fisioterapia ed odontoiatria, ma anche visite specialistiche a tariffe minime e a condizioni di accesso agevolate.

 

Garantire l’accesso a tutto ciò è per le mutue un buon valore aggiunto, così come interessanti sono le opportunità offerte dalla promozione di Centri Diurni Integrati per anziani, strutture per il ‘ricovero giornaliero’ che garantiscono ben due vantaggi: gli anziani restano comunque in famiglia, le tariffe per l’assistenza – rispetto alle classiche Rsa – sono in pratica dimezzate. Così la progettualità condivisa cresce, fino ad arrivare a coinvolgere la cooperazione di consumo: in Liguria, Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna, Puglia e Basilicata si stanno proponendo ai soci una gamma crescente di prestazioni e servizi sanitari, socio-sanitari e assistenziali a tariffe e condizioni vantaggiose.

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