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DEDIZIONE – Innovazione, cura dei clienti e il bilancio del Gruppo Sacmi vola

Bologna, 3 giugno 2015 – La ‘ricetta’ è semplice: alti investimenti in ricerca e innovazione tecnologica – sopra i 20 milioni di euro anche nel 2014 – e capacità di operare al fianco del cliente sui mercati internazionali, ponendosi non solo come fornitore di macchine e servizi, ma come vero e proprio partner globale dell’impiantistica industriale. Risultato: un bilancio tra i migliori nella storia della cooperativa e superiore allo scorso anno sia dal punto di vista economico sia finanziario. E, forte di questi risultati, Sacmi alza la bandiera della manifattura: “Siamo convinti – spiega il presidente di Sacmi Imola, Paolo Mongardi – che la manifattura in Italia rappresenti un valore, crediamo che sia possibile e che sia un dovere per tutte le imprese del nostro Paese”.

 

“La situazione economica internazionale – ricorda il presidente Paolo Mongardi – rimane complessa, soprattutto in alcune aree geografiche. Nonostante ciò, la cooperativa ha raggiunto ottimi risultati sia in termini di volumi sia di utili, migliorando la propria posizione commerciale e industriale sia sui mercati consolidati sia nei Paesi emergenti”.  A fare da sfondo a un 2014 che si conferma uno degli anni migliori nella storia della cooperativa, commenta il direttore generale Pietro Cassani, “un’attenta politica di cessioni ed acquisizioni mirate (come quelle di Cosmec, Cmc, Eurofilter) insieme alla concentrazione delle risorse sui settori ‘core’ (ceramica, packaging automation) e ad investimenti importanti realizzati nella sede di Imola, dove gli occupati hanno raggiunto le 1.085 unità, oltre 120 nuovi assunti dal 2011”.

 

Fortemente internazionalizzato – Sacmi realizza oramai oltre l’88% del fatturato all’estero – il Gruppo ha mantenuto ben saldo il proprio cuore tecnologico e produttivo in Italia: “Operare in un mondo globalizzato e fortemente competitivo – spiega il presidente Paolo Mongardi – ha reso necessario, negli anni, disporre non solo di una capillare struttura commerciale, ma anche attivare vere e proprie sedi produttive all’estero, non ultimo lo stabilimento indiano di Sanand, inaugurato all’inizio dell’anno”. In sostanza, ribadisce il presidente Paolo Mongardi, la mission di Sacmi è quella di “localizzare, senza delocalizzare, per mantenere negli stabilimenti italiani e tedeschi le produzioni ad alto valore aggiunto”.

 

 

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