Alla fiera di Bastia Umbra, il Gruppo Grifo Agroalimentare presenta le eccellenze del latte umbro, tra innovazione e legame con il territorio.
Oltre 600 capi e 450 espositori diretti, tra cui gli allevatori soci del Gruppo Grifo Agroalimentare che hanno portato magnifici esemplari di vacche da latte di razza Frisona: alla 56esima edizione di Agriumbria, mostra nazionale di agricoltura, zootecnica e alimentazione andata in scena a Bastia Umbra, migliaia di visitatori hanno potuto ammirare il meglio del patrimonio zootecnico italiano, dalle razze tipicamente ad attitudine carne a quelle spiccatamente da latte, come la Frisona appunto, protagoniste nella mattinata di apertura della manifestazione della giornata didattica, con la Gara di valutazione morfologica riservata agli studenti degli istituti agrari e professionali provenienti da tutta Italia.

“Un momento di presentazione e di riflessione questo che ci vede presenti ad Agriumbria – ha commentato Carlo Catanossi, presidente del Gruppo Grifo Agroalimentare, cooperativa leader nella produzione di latte nella regione –. Ci troviamo in una crisi mondiale per quanto riguarda il commercio, quindi ci stiamo guardando intorno e dentro per capire quale può essere il nostro ruolo. Siamo un’azienda che lavora soprattutto nel mercato nazionale, però dobbiamo capire che ripercussioni avranno i dazi sui prodotti lattiero caseari che influenzeranno la commercializzazione del latte all’interno del nostro Paese. Per questo il Gruppo Grifo si sta attrezzando con un potenziamento della qualità delle linee di produzione, sia per quanto riguarda il latte che per quanto riguarda i formaggi”.
A questo proposito, il recente ottenimento della certificazione IGP per il Caciottone di Norcia è “un riconoscimento che ci sta facendo guardare avanti con un po’ di serenità – ha affermato Catanossi – e sicuramente con una linea di sviluppo possibile. I nostri punti di forza sono il legame con il territorio, quindi con la base sociale rappresentata dai soci produttori, e il livello qualitativo dei prodotti. Riusciamo a fare prodotti buoni perché il prodotto di partenza è buono, il latte umbro è di alta qualità”.
Ad Agriumbria, in rappresentanza del Gruppo Grifo Agroalimentare, hanno preso parte l’azienda agricola La Cerreta di Castiglione del Lago, la Società agricola vitivinicola italiana (S.Agri.V.It Arl, Perugia), l’azienda agraria di Taglioni Alberto Maria e Renato di Bettona, l’azienda Corridoni Paolo (Spello) e la società agricola Bartolini Alessandro e Ubaldo (Bettona).

“Siamo fieri di rappresentare il Gruppo Grifo Agroalimentare – ha detto Paola Butali, vicepresidente del Gruppo e titolare azienda La Cerreta – partecipando a questa fiera con alcuni dei nostri 320 capi. Abbiamo notato che ci sono moltissimi studenti e questo non può che farci piacere perché possiamo diffondere il nostro mestiere, che è bellissimo perché riguarda non soltanto la cura e l’allevamento di animali ma anche la produzione del latte che è alla base dell’alimentazione. È bene che i giovani capiscano che il latte non viene dal supermercato ma viene da un lavoro intenso, di nutrimento, cura e benessere di questi animali. Ritengo che questo avvicinamento delle scuole al mondo produttivo in genere, ma in particolare alla zootecnia, sia molto importante perché oggi si è persa un po’ la connessione tra l’origine dei prodotti e il loro consumo. Avvicinare i giovani all’agricoltura e alla zootecnia è una grande sfida e ce n’è tanto bisogno”.