Durate il seminario “L’inclusione socio-lavorativa delle persone con disabilità: il difficile passaggio da “Politica Speciale” ad attuazione di un diritto svolto il 20 giugno alla Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica, Andrea Bernardoni Presidente Legacoopsociali Umbria, ha provato a tracciare l’attuale situazione regionale con dei consigli a “costo zero” per incentivare questo tipo di lavoro inclusivo.
Di Andrea Bernardoni – Presidente Legacoopsociali Umbria
L’Unione europea ha riconosciuto che l’inclusione lavorativa è una delle leve centrali per tutelare i diritti delle persone con disabilità e promuoverne la partecipazione civile (The Strategy for the Rights of Persons with Disabilities 2021-2030).
L’Italia e l’Umbria si sono da tempo dotate di norme e misure volte a favorire l’inclusione lavorativa delle persone con disabilità. Questi interventi, tuttavia, spesso sono frammentati e poco coordinati.
Per supportare l’inserimento lavorativo delle persone con disabilità servono politiche pubbliche integrate capaci di far dialogare e lavorare insieme chi nelle amministrazioni pubbliche si occupa di sviluppo economico, innovazione, energia, agricoltura, transizione digitale, formazione e welfare.
Legacoop Umbria, incentiva da tempo l’inserimento lavorativo ed all’interno delle proprie cooperative sociali sono occupate più di mille persone svantaggiate o con disabilità.
In Umbria possono essere realizzate politiche pubbliche integrate a sostegno dell’inclusione lavorativa che non richiedono risorse economiche aggiuntive ma un impegno congiunto di tutte le amministrazioni pubbliche attuando quattro azioni specifiche.
In primo luogo, dare attuazione all’Art. 14 del D. Lgs. 276/03 (la cosiddetta Legge Biagi) che favorisce le collaborazioni e le partnership, finalizzate all’inserimento lavorativo, tra imprese e cooperative sociali. Nel 2021, con 18 anni di ritardo, l’Assemblea Legislativa della Regione Umbria ha recepito questa norma, ora bisogna assicurarne l’attuazione a livello regionale.
In secondo luogo, utilizzare gli strumenti dell’amministrazione condivisa per costruire percorsi collaborativi tra amministrazioni pubbliche ed enti di Terzo settore finalizzati all’inclusione lavorativa delle persone disabili. Nel marzo 2023 la Regione Umbria si è dotata di un’innovativa legge sull’amministrazione condivisa che ora deve essere applicata.
In terzo luogo, realizzare gare riservate alle imprese che hanno come scopo principale l’integrazione professionale delle persone con disabilità. Questo strumento è previsto dal nuovo Codice dei contratti pubblici e deve essere applicato con sistematicità dalle amministrazioni pubbliche della regione.
Infine, l’autoimprenditorialità. Supportare l’autoimprenditorialità delle persone con disabilità prevedendo delle premialità nelle misure finalizzate a sostenere lo start-up di nuove iniziative economiche a quelle realizzate da imprese fondate da persone con disabilità o con almeno il 30 per cento dei soci rappresentato da disabili.
Quattro azioni concrete che promuovono la realizzazione, a livello regionale, di politiche integrate a supporto dell’inclusione lavorativa delle persone con disabilità.