Lecce, 9 aprile 2014 – Sulle rotaie, ripercorrendo le tappe degli orrori della Seconda Guerra Mondiale e, oggi, nell’era del web 2.0, il viaggio nella storia è anche virtuale e, soprattutto, da condividere in tempo reale.
Oggi, con il contributo della cooperativa di comunicazione, PazLab (studio di giovani creativi) di Lecce, il Treno della Memoria è anche un’applicazione.Ovvero la prima elaborazione per smartphone (sia Android che Ios) per viaggiare virtualmente nei luoghi dei genocidi nazisti. Uno strumento che fotografa i luoghi, li geolocalizza e consente all’utente di partecipare con un testo dell’immagine e condividere il tutto sull’app, su Facebook, sul sito http://www.appdellamemoria.net e, a breve, come rende noto il presidente pugliese dell’associazione Terra del Fuoco Mediterranea, Paolo Paticchio, anche su Twitter.
E’ il “Treno della Memoria” un progetto dell’Associazione Terra del Fuoco Mediterranea, che ha coinvolto, per ben dieci edizioni, migliaia di studenti e giovani italiani per i luoghi delle deportazioni, accompagnando i ragazzi nella storia anche con altre attività laboratoriali e testimonianze dirette.
L’applicazione Treno della Memoria diventa, così, una sorte di diario di bordo dell’esperienza, nonché “una mappatura dei luoghi della memoria partecipata, dal basso”. Uno strumento utile non solo nel momento del viaggio, permettendo di condividere le immagini dei campi di Auschwitz e Brikenau, del ghetto di Cracovia, delle varie attività con il supporto delle proprie elaborazioni, ma anche al ritorno nelle proprie città.
Il valore aggiunto di una siffatta applicazione? La possibilità di mettere in rete, di raccontare e interpretare la storia con i vissuti di chi, i luoghi delle deportazioni, li visita anche dopo settant’anni. Arricchendo il proprio e altrui bagaglio di esperienze e conoscenze su una delle pagine più drammatiche della storia umana.
