Intervista con il Presidente Danilo Valenti e la Vicepresidente Liana Cicchi
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Presidente, quali sfide dovrà affrontare il prossimo governo dell’Umbria?
Danilo Valenti: “Prima di rispondere, se mi permette, vorrei fare un appello: invitiamo tutti i soci e le imprese associate – circa 320.000 persone e 13.627 occupati – affinché partecipino alla costruzione del futuro del nostro territorio. Il voto è uno strumento per dare voce alle nostre comunità, la partecipazione è democrazia. Per tornare alla sua domanda, l’Umbria del prossimo quinquennio dovrà affrontare sfide complesse: il calo demografico, la denatalità e l’invecchiamento della popolazione, la fuga dei giovani talenti, il welfare e la sanità, la competitività del sistema produttivo, la sostenibilità sociale e ambientale, l’innovazione e il lavoro.
Qual è la visione di Legacoop di fronte a queste sfide?
Serve un piano d’azione integrato, coordinato e condiviso, con l’obiettivo di costruire un ecosistema regionale attrattivo, competitivo, equo, inclusivo e sostenibile. Sostenibile significa responsabile, responsabile significa capace di rispondere alle necessità attuali senza compromettere il benessere e le opportunità delle future generazioni, attento all’impatto sociale e ambientale. E questo approccio implica uno sforzo maggiore perché non è più monodirezionale ma richiede una visione integrata e un modus operandi collaborativo. Dobbiamo agire, ora, e tutti insieme, per sviluppare politiche che incoraggino i giovani a rimanere e che attraggano nuovi residenti; sostenere l’imprenditoria giovanile e offrire opportunità di formazione e crescita professionale in linea con i fabbisogni delle imprese. Occorre costruire modelli di sviluppo innovativi, basati su progettualità integrate e su reti intersettoriali di imprese. Dobbiamo lavorare per rigenerare le città e le aree rurali, che sono la ricchezza della nostra regione; preservare la qualità dell’abitare in Umbria, un nostro punto di forza. Dobbiamo saper valorizzare le potenzialità dell’Umbria o in una rete di relazioni più ampia e di sinergie con le altre regioni dell’Italia di Centro, in un’ottica di autonomia relazionale, che preserva le specificità dei territori in un quadro strategico comune.
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Rappresentate il modello cooperativo, quale contributo potete portare allo sviluppo dell’Umbria?
L’Europa ha riconosciuto il nostro modello come uno degli attori principali per la costruzione di un ecosistema più equo e inclusivo. È un fattore di sviluppo dei territori. Mette le persone al centro, non è scalabile ed è capace di coniugare l’efficienza economica con la responsabilità sociale. Rappresentiamo imprese cooperative con un valore della produzione aggregato di 6 miliardi. Giochiamo un ruolo importante nell’economia regionale. I nostri valori sono in linea con le esigenze del presente, soprattutto delle giovani generazioni. Un esempio concreto sono i Workers Buyout, imprese nate per iniziativa dei dipendenti che rilevano l’azienda garantendo intergenerazionalità e preservando i posti di lavoro, le competenze e le professionalità, che altrimenti andrebbero disperse. Ad oggi Legacoop Umbria ne associa 15, con un valore di produzione pari a 85 milioni, che occupano oltre 400 soci.
Vicepresidente Cicchi, passiamo a lei, quali azioni dovrebbe promuovere il nuovo governo?
Liana Cicchi: Dovrebbe valorizzare il confronto per identificare le esigenze e le priorità. Per noi la denatalità e l’invecchiamento della popolazione sono problemi reali. Riteniamo fondamentale puntare sulla sanità di prossimità. Potenziare le cure domiciliari per alleggerire la rete ospedaliera e garantire assistenza efficace agli anziani e ai malati cronici, permettendo al contempo un risparmio di risorse. E anche welfare di prossimità vicino ai cittadini e alle famiglie soprattutto a quelle in condizioni di fragilità. È importante poi promuovere le politiche di pari opportunità, e per garantire questo occorre prevedere misure a sostegno dell’occupazione femminile.
Valenti: Anche la sostenibilità ambientale è una priorità. In attuazione del Protocollo d’intesa stipulato con Anci Umbria promuoviamo la costituzione di Comunità Energetiche Rinnovabili in forma cooperativa. Al momento stiamo valutando con i Comuni 12 progetti di fattibilità. La sostenibilità è una priorità anche per le nostre imprese, ma va supportata con risorse adeguate per accompagnare i percorsi di attuazione. Altro tema cruciale è il mercato del lavoro. L’Umbria presenta un mismatch tra domanda e offerta più alto della media nazionale con una conseguente perdita in termina di produttività dell’intero sistema regionale. È necessario pertanto rafforzare la sinergia tra il settore formativo e le imprese, potenziare il sistema degli Istituti Tecnici Superiori, in linea con la legge 99/2022, per preparare i giovani a un futuro in linea con il mercato. Per rendere più competitivo il nostro territorio è fondamentale migliorare la connettività, facilitare il trasporto merci e l’accesso ai mercati nazionali ed internazionali. Bisogna, quindi, investire in progetti di collegamento con i porti di Civitavecchia e Ancona, di potenziamento della linea Orte – Falconara, e puntare sulla Stazione Medio Etruria. Ma anche la viabilità nella zona di Perugia va migliorata, con interventi lungo la tratta Collestrada-Ponte San Giovanni. Inoltre il sistema di accesso al credito dovrà essere considerato come leva principale di sviluppo del tessuto imprenditoriale.
Cicchi: vorrei aggiungere un aspetto importante, il rispetto delle regole di mercato è fondamentale per garantire la qualità del lavoro e dei servizi. Dobbiamo costruire un mercato trasparente, soddisfacente per i lavoratori e sostenibile per le imprese, e superare definitivamente la logica del massimo ribasso.
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Vicepresidente, quali altri fattori sono importanti per l’Umbria?
Il settore agricolo è strategico. Ma l’agricoltura richiede supporto per il ricambio generazionale e l’innovazione. Occorre incentivare i giovani agricoltori e investire in tecnologie verdi e infrastrutture idriche. Vogliamo sostenere progetti che promuovano una maggiore collaborazione tra piccoli produttori, rafforzare le filiere e rendere più sostenibili i processi di produzione agricola.
Legacoop Umbria ha una visione chiara, Presidente vuole aggiungere qualcos’altro?
Valenti: Vogliamo ribadire che siamo pronti a confrontarci con chiunque abbia una visione seria e propositiva per il futuro dell’Umbria e dell’Italia di Centro. La nostra visione 25-30 sarà oggetto di confronto con le candidate Stefania Proietti e Donatella Tesei. Vorrei però tornare sull’appello al voto. Un’ampia partecipazione dei cittadini potrà garantire una maggiore rappresentatività al governo regionale, che nei prossimi anni si troverà a prendere decisioni importanti per il futuro dei nostri territori e delle nostre comunità.