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Legacoop > Alberobello lancia un questionario ai cittadini per andare “Verso la cooperativa di comunità”

Alberobello,19 giugno 2014. Considerata in tutto il mondo ‘la capitale dei Trulli’, tra i 49 siti italiani inseriti dall’Unesco nella World Heritage List , la cittadina dell’entroterra barese,  attraverso un percorso di cittadinanza attiva, lancia l’opportunità alla comunità:  attraverso la compilazione del questionario“Alberobello mi piace?”, e alla possibilità di segnalare i propri bisogni personali, mira alla costituzione di una cooperativa di comunità.

 

Il progetto “Verso una cooperativa di comunità”, nato dall’idea di un gruppo di giovani alberobellesi è finanziato dalla Regione Puglia nell’ambito di “Piccoli sussidi 2014” ; ha visto la collaborazione dell’Università degli Studi di Bari nello studio e nella costruzione del questionario ed è patrocinato dall’O.d.V. E.S.A.S  Consultorio Familiare Diocesano. Il progetto intende stimolare i cittadini ad essere protagonisti attivi per lo sviluppo della città di Alberobello, inserirli in un sistema sociale che impegni loro a dare una risposta ai bisogni rilevati dal questionario che tratterà tematiche fondamentali; dall’assetto urbanistico, la presenza di parcheggi e spazi verdi, l’efficacia dei collegamenti con le zone periferiche della città e con i paesi limitrofi, la qualità dei servizi scolastici etc.

 

 

La forma di partecipazione al questionario è anonima e volontaria e la popolazione sarà informata per partecipare alla restituzione dei risultati.
A tal proposito è utile ricordare che la Regione Puglia, rappresenta la prima realtà in Italia ad aver approvato  una legge sulle cooperative di comunità definendole ‘ lo strumento aggregativo attraverso il quale i cittadini si associano per svolgere l’attività di interesse generale. Il progetto Cooperative di Comunità deve riconoscere la centralità del capitale umano, il che significa impostare modelli organizzativi  e gestionali che favoriscano la partecipazione di tutti i cittadini attivi come ‘soci’.

 
La cittadinanza attiva,  dunque, come ‘valore’ per riscoprire il senso di comunità, attraverso la tradizione mutualistica e cooperativa.

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