Roma, 21 agosto 2014 – “Misurare i dirigenti sulla base della loro capacità di far crescere dirigenti in grado di sostituirli”. Fino al punto di prevedere un premio, anche se contenuto, per chi lo fa a condizione che sia disposto a prestare la “propria opera all’interno di Seniorcoop, l’associazione dei dirigenti cooperativi pensionati che si dedicano al volontariato per la promozione cooperativa”. È una delle proposte contenute nell’intervento con cui Luciano Sita – tra i fondatori di Conad, già presidente di Granarolo e di Impronta Etica – interviene nel confronto in vista del 39° Congresso, rispondendo ad alcuni spunti pubblicati sulla Community di Legacoop.
“Condivido pienamente l’obiettivo politico e qualificante per il movimento Cooperativo di misurare i dirigenti sulla base della loro capacità di far crescere dirigenti in grado di sostituirli” scrive Sita. Per metterlo in atto davvero occorre “stabilire che chi va in pensione deve lasciare la cooperativa senza proseguimenti di attività mascherata da consulenze o altre soluzioni” ma si può pensare anche a incentivi: “Il dirigente pensionato che ha generato le condizioni per essere sostituito potrebbe ricevere un premio (senza esagerazioni) che ogni consiglio dovrebbe stabilire”, erogato a condizione che metta a disposizione di tutto il movimento la propria esperienza, ad esempio attraverso Seniorcoop.
Ma non ci si deve illudere che su questo tema, così come “in merito al problema dei giovani e delle donne ai vertici dell’organizzazione o delle imprese”, bastino le regole. Occorre per Sita “creare le condizioni formative, esperienziali,e di sentieri di carriera”. Serve “un PROGETTO di movimento che definisca con chiarezza chi fa che cosa, senza con ciò interferire o mettere in discussione le autonomie aziendali” perché “se si fa parte di un movimento occorre definire uno zoccolo di obiettivi comuni cui i dirigenti devono attenersi. Non si può ricorre al movimento solo quando scoppiano problemi”.
