Roma, 12 settembre 2014 – Il progetto Coopstartup arriva sul Blog di StartupItalia, la testata diretta da Riccardo Luna, un po’ la ‘bibbia’ del settore nel nostro Paese. Lo fa con un lungo servizio che racconta l’origine del progetto, le azioni intraprese, i risultati raggiunti. Ma che, soprattutto, prova a indagare la peculiarità delle startup che scelgono la forma cooperativa. E il giornalista la sintetizza così: “Una startup slow. Che ragioni sul lungo periodo e che sappia mettere al centro il lavoro delle persone più che il valore di un’exit a sei zeri”. Una sintesi quasi perfetta dei valori che, da sempre, costituiscono il cuore della cooperazione.
“Saranno startup che faranno innovazione, tecnologica e sociale, ma con un volto più umano – spiega nell’articolo il responsabile del progetto Alfredo Morabito – il modello della Silicon Valley è brutale, predatorio. Noi guardiamo all’economia collaborativa, alle persone. Vogliamo che una startup diventi un’azienda media, anche grande. Ma che cresca senza la paura del 90% di possibilità di fallimento. Ecco perché il meccanismo americano ci è estraneo, per storia e tradizione”. Nasce così anche l’ultima azione del progetto: Coopstartup Puglia, call per startupper che vogliono adottare un modello di crescita cooperativo.
