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Legacoop > La cooperativa tra giornalisti Fps diventa modello europeo per le imprese del settore

FOTO FpS1Milano, 11 luglio 2014 – È un “modello imprenditoriale per le aziende giornalistiche” per la European Federation of Journalists. Ma è soprattutto una delle poche società tra giornalisti ad essere in crescita costante dalla sua fondazione, nel 2009. Negli anni della crisi e in un settore tra quelli più in difficoltà. Anche per questo ha partecipato a Vienna come caso di studio, al Confronting Austerity: financial and employment models for journalism.

 
FpS Media “Fuori per Servizio” è una cooperativa di giovani professionisti della comunicazione di Milano. L’età media? 32 anni. Terminati gli studi alla scuola di giornalismo Ifg Carlo De Martino di Milano, un gruppo di 10 giovani professionisti decide di affrontare il mondo del lavoro in completa autonomia e creare una cooperativa, che oggi annovera oltre 70 clienti, tra i quali l’Espresso, Il Sole 24 ore, RepTV, Cosmopolitan, La7. Il segretto? Il lavoro di squadra, tanta professionalità e ancora più voglia di imparare, integrare mestieri e proporre soluzioni chiavi in mano.

 
“Ci occupiamo di giornalismo, comunicazione, editoria digitale, produzione servizi multimediali e innovazione nel settore dell’informazione – racconta Natascia Gargano, di FpS Media – Siamo diventati un esempio e siamo soddisfatti dei risultati ottenuti: da 80mila euro del primo anno, prevediamo dopo 5 anni di raggiungere 400mila euro di fatturato. Il settore è in grave difficoltà, essere assunti è quasi impossibile, così abbiamo deciso di tentare e trovare una strada diversa. La forma cooperativa c’è sembrata, ed è effettivamente, la forma di impresa più adatta per realtà come le nostre”.

 
La buona organizzazione è essenziale. “All’inizio è stato molto impegnativo – racconta Gargano. Per prima cosa ci siamo formati a vicenda, per sopperire sempre alle necessità, imparando a gestire gli strumenti contemporanei: audio e video, social network, grafica. Abbiamo poi suddividendo i compiti e ci siamo strutturati nella parte amministrativa. Lavoriamo per gruppi di lavoro, ognuno con un coordinatore – sottolinea –  e collaboriamo con settori vicini al nostro: grafici, art-director con cui facciamo rete. C’è totale parità nei ruoli e nella rappresentanza di genere. I primi anni abbiamo fatto molti sacrifici ed investito i guadagni per acquistare l’attrezzatura, pagare la struttura, i buoni risultati sono arrivati dopo”.

 
Saper essere flessibili e imparare più mestieri. “Siamo in grado seguire per intero un progetto nei diversi aspetti ed offrire pacchetti completi – sottolinea – Abbiamo imparato cose che pensavamo di non poter fare, e siamo oggi un’agenzia di comunicazione, una realtà variegata dove trovare tutto. Non si può fare a meno dell’informazione, – aggiunge – ma il modo di comunicare dei giornali è cambiato, come il lavoro giornalistico che deve saper declinare ogni aspetto utilizzando gli strumenti contemporanei. FpS Media ‘Fuori per servizio’ è un nome che rappresenta il nostro modo di lavorare – racconta infine – professionisti pronti a conoscere la realtà e i contesti nuovi”.

 

 

sito web: FpS Media ‘Fuori per servizio’

 

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