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Legacoop > LUSETTI PRESIDENTE – “Abbiamo la responsabilità di far vivere i nostri valori per costruire il futuro del Paese”

Roma, 8 maggio 2014 – Aveva promesso un “tour de force” e “tour de force” è stato. “In due settimane – racconta – ho parlato con centinaia di cooperatori”. Via Facebook, al telefono, di persona. Da Cagliari alla Puglia e in tutti i settori. Obiettivo dichiarato: allargare il consenso attorno alla candidatura. “Ma il risultato che ho portato a casa – spiega oggi Mauro Lusetti, ad elezione avvenuta – è stato molto più importante. E duraturo”.
“In queste settimane – racconta il nuovo Presidente di Legacoop nazionale – credo di aver posto le basi per svolgere bene il mio mandato. L’ascolto, il confronto, la capacità di unire esperienze diverse rispettandone le peculiarità sono valori fondamentali per un cooperatore. Oggi, credo, siamo chiamati a farli vivere molto più di ieri: la complessità del mondo attuale rende questi valori un bagaglio necessario per ciascuno. In questo la cooperazione può e deve giocare un ruolo importante, per il futuro del Paese. Dobbiamo sentire questa responsabilità”.

 

 

Siamo, però, anche in un momento in cui si moltiplicano le spinte opposte, basti pensare alle voci che vedono nella concertazione un residuo del passato, un fardello inutile.
“Sei anni di crisi ininterrotta producono insofferenza ed esasperazione, da cui possono scaturire anche questi atteggiamenti. Credo, però, che il compito di chi ha una responsabilità pubblica non sia cavalcare questi stati d’animo, ma dare risposte credibili. La concertazione non deve diventare una scusa per non decidere o per scaricare le proprie responsabilità. Noi vogliamo farla vivere come uno strumento affinché chi deve scegliere lo faccia considerando le esigenze di tutti i soggetti coinvolti. Il ruolo della nostra associazione si giocherà non tanto sulla rivendicazione quanto sulla capacità di dare visibilità e valorizzare tutto quello che la cooperazione in questo periodo di crisi è stata capace di realizzare per il futuro del nostro Paese. I nostri soci non scappano nei momenti di crisi ma continuano a lavorare ogni giorno per la coesione sociale e la ripresa”.

 

 

Vede dunque lo spazio per un maggior protagonismo cooperativo.
“Dobbiamo riprendere in mano i nostri valori, a partire dalle nostre imprese. Ad esempio, per uscire dalla crisi, per tornare a crescere, è indispensabile fare rete. È una scelta presente nel nostro dna e in giro per il Paese vedo nella cooperazione tante esperienze positive e promettenti. Penso alle cooperative del settore costruzioni, il più colpito dalla recessione, che si uniscono per resistere, ma anche alla cooperativa nata a Bologna tra imprese di settori diversi, dalla cultura al sociale, per crescere, oppure alle cooperative di produzione e lavoro che sostengono start up nel settore dell’engineering. Dobbiamo però valorizzare queste esperienze e dare loro nuovo slancio”.

 

 

È un appello alle imprese o un impegno per l’associazione?
“Entrambe le cose. Stare vicino alle cooperative, interpretarne le esigenze, dare risposte e stimoli deve essere il nostro impegno quotidiano. Io sono entrato in cooperazione a 20 anni. Da allora ho lavorato prevalentemente in impresa, cercando come ogni cooperatore di fare vivere i nostri valori sul mercato, un ambiente non proprio facile. È uno sforzo difficile, spesso faticoso, oggi più di ieri. Legacoop deve essere ogni giorno più capace di affiancare le imprese in questo impegno. È una responsabilità che abbiamo anche verso il Paese: c’è bisogno che i nostri valori si diffondano e vivano nelle nostre imprese e al di fuori di esse”.
La stessa associazione è attesa però alla prova di cambiamenti importanti
“L’obiettivo strategico del mio mandato è portare a compimento il processo avviato da Giuliano Poletti per dare vita all’Alleanza delle Cooperative Italiane. Nei prossimi mesi questo lavoro si intensificherà e se tutto andrà come auspichiamo il prossimo Congresso darà un impulso decisivo in questa direzione. L’essenziale è che l’Alleanza sia rappresenta per ciò che deve essere: una scelta strategica che reintroduce la parola ‘futuro’ nei nostri ragionamenti, capace di dare obiettivi di valore ai cooperatori e al tempo stesso di far nascere una nuova organizzazione di rappresentanza che enfatizzi la forza e i valori dei cooperatori tutti”.

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