Liana Cicchi: “La cooperazione è stata un’opportunità di riscatto per le donne, racconteremo le loro storie”
Le donne occupate, a livello nazionale, nei settori non agricoli delle cooperative associate a Legacoop sono del 59,4%, rispetto al 43,4% nelle cooperative non associate ed al 42,4% del totale delle imprese italiane. Sono alcuni dei dati risultanti da un’analisi condotta dal report FragilItalia “Osservatorio sulla parità di genere”, elaborato da Area Studi Legacoop e Ipsos.
Partendo proprio da questi dati confortanti, ma non sufficienti, che restituiscono un’associazione all’avanguardia sulle pari opportunità, Legacoop Umbria ha dato il via al progetto “Voci di Donna, La cooperazione rosa in Umbria”. Raccontare storie di riscatto femminile attraverso il lavoro cooperativo, storie di valorizzazione dell’essere donna , storie che indicano come il modello cooperativo è un modello inclusivo che si tinge di rosa anche a livello apicale, in misura maggiore che nelle altre imprese.
“La nostra Commissione Pari Opportunità – dice Danilo Valenti Presidente di Legacoop Umbria – sapientemente coordinato da Liana Cicchi, ha l’obiettivo di attuare politiche, progetti ed attività che abbiano come elemento centrale quello di combattere ogni forma di discriminazione basata sul genere; creare un ambiente di lavoro diversificato, inclusivo ed equo; perseguire la parità retributiva senza discriminazione di genere e secondo criteri di equità e di merito. Nella nostra associazione la media femminile ci restituisce dati in linea con i dati nazionali : le occupate e le socie delle cooperative si attestano al 58%, dove il 32% sono Presidentesse con ruoli di responsabilità”
Un progetto per dare voce alle donne che hanno sperimentato cambiamenti positivi nella propria vita grazie al coinvolgimento in progetti cooperativi, serve come stimolo per invertire la tendenza regionale che vede, secondo l’analisi di Agenzia Umbria Ricerche, sì una crescita del lavoro nel 2023, ma la componente femminile con un +0,8, rimane di quasi quattro punti percentuali indietro rispetto a quella maschile che si attesta ad un +4,5.
“Vogliamo dare voce alle donne delle nostre cooperative, – dichiara Liana Cicchi Vicepresidente Legacoop Umbria – raccontare le loro storie e scoprire come il lavoro in cooperativa ha cambiato le loro vite. Storie di riscatto sociale e di vita vissuta. Iniziamo dalla cooperazione sociale dove le donne sono oltre il 70% degli occupati, ma in generale nel mondo del lavoro non è così. Le donne devono faticare il doppio per affermarsi e devono continuamente dimostrare di essere all’altezza! Ci poniamo quindi come sistema all’avanguardia ed inclusivo in linea con i principi dell’economia sociale. Consapevoli che la crescita della nostra società è direttamente legato a questo dato. Più quote rosa ci sono, più l’economia è fiorente e più si combatte la tendenza demografica negativa della nostra regione ”.
A riprova di questo c’è uno studio della Banca d’Italia dove si evidenzia che una maggiore inclusione femminile aiuterebbe fortemente la crescita economica italiana: a parità di altre condizioni, un aumento del 10 per cento del tasso di attività femminile accrescerebbe il Pil di circa la stessa percentuale nel lungo periodo. Ed una maggiore partecipazione femminile al lavoro (secondo l’A.U.R) oltre ad aumentare il reddito complessivo, avrebbe effetti benefici sulla natalità, rafforzamendo un equilibrio demografico fortemente deteriorato e che rischia di compromettere il mantenimento dei livelli di reddito.