Perugia, 02.03.2015 – Si è svolta a Perugia nella sede di Legacoop Umbria la cerimonia di consegna degli attestati al termine di un anno di servizio civile.
Il 2 marzo, infatti, ha visto volgere al termine otto progetti di Servizio Civile Nazionale che hanno impegnato 40 tra ragazze e ragazzi, impiegati in vari settori della cooperazione, e Legacoop Umbria li ha voluti ringraziare organizzando loro, una giornata di fine servizio.
Si sono ritrovati alla cerimonia i rappresentanti del mondo cooperativo ai quali i ragazzi, hanno raccontato le loro esperienze, e mostrato numerosi video realizzati in quest’anno.
Il Presidente della cooperazione Dino Ricci e il Direttore Alessandro Meozzi hanno portato i saluti dell’Associazione a tutti i partecipanti “la cooperazione punta tanto sul mondo dei giovani e il servizio civile – ha detto Ricci – questo è un buon modo per far conoscere la nostra realtà e magari portare loro a sposare i nostri ideali per iniziare un nuovo percorso insieme una volta che si è chiuso questo. Il futuro sono loro e siamo sicuri che porteranno quest’esperienza nel cuore.”
L’intento del servizio civile è proprio quello di risvegliare in ogni ragazzo la consapevolezza nel mettersi a disposizione degli altri, nel senso del rispetto, nell’accettazione del diverso, nell’educazione al prossimo, nel senso civico che ognuno di noi dovrebbe avere, di sentirsi parte integrante di un gruppo, della nostra comunità e della loro patria.
Questa iniziativa è tutta dei ragazzi, che hanno deciso di impegnare un anno della loro vita proprio a difesa della patria, rispondendo in pieno ai principi costituzionali di solidarietà sociale, di cittadinanza attiva e attenzione ai diritti sociali.
“Ho visto passare in questi anni centinaia di giovani – spiega Andrea Radicchi responsabile del servizio civile di Legacoop – e ho potuto constatare come questa esperienza possa cambiare, possa trasformare, possa farli maturare, farli crescere”.
Comunque dopo un percorso durato dodici mesi, è doveroso capire cosa di buono c’è stato e cosa si deve ancora migliorare, e questo momento di confronto fra tutti i soggetti che hanno preso parte a vario titolo all’esperienza, sicuramente farà ricavare utili indicazioni per i progetti futuri.
“Ho fatto il servizio civile- spiega Veronica Pagliari- presso una casa famiglia con ragazzi con disabilità, un’esperienza straordinaria, avevo delle aspettative ma non ben definite che mano a mano si sono andate schiarendo e definendo. Mi ha accompagnato la curiosità e lo stupore, giorno dopo giorno in un progetto che mi ha permesso di fare un’esperienza unica che mi ha riempito di felicità. Sicuramente mi porterò dietro l’energia e la voglia di cambiare sempre la prospettiva da cui vedere le cose; da quando ho iniziato ad ora che l’ho concluso sento proprio il cambiamento in me e nella mia vita. Spero di riuscire a far rivivere ogni giorno quello che ho appreso in questi 365 giorni, tutto quello che mi porto dietro mi servirà sicuramente e riuscirò a riutilizzarlo dandogli una forma nuova, una sfumatura diversa conservandolo e dandogli nuovi significati. Penso comunque che oggi non ho concluso un percorso, ma l’ho appena iniziato, si è aperto un mondo dove alcuni interessi e desideri dal punto di vista professionale sono stati stimolati e alimentati, ma ancora ce ne sono tanti altri da scoprire e nel nuovo capitolo dello stesso libro”