Pordenone, 3 novembre 2015 – La cooperativa sociale Noncello ha scelto di ospitare in un appartamento presso la propria sede legale, in via dell’artigianto 20 a Roveredo in Piano, alcune persone che in questi giorni dormivano in una tenda presso un parco cittadino di Pordenone. Le persone di cui parliamo sono comunemente definite “profughi”. Noi vogliamo continuare a chiamarle persone. L’iniziativa della cooperativa è stata condotta in collaborazione con l’Associazione Immigrati di Pordenone, mantenendo informate Questura e Prefettura.
La scelta della cooperativa nasce da una valutazione dell’emergenza in corso consapevoli che quanto stiamo vedendo non è altro che la “punta dell’iceberg” di un fenomeno più grande che si sta manifestando con esodi di massa per scappare da guerre, genocidi, miserie e catastrofi climatiche. La nostra società e le nostre istituzioni oggi sono impreparate per gestire quanto sta accadendo e questo lo vediamo ogni giorno. Crediamo che oggi più che mai sia necessario costruire una grande alleanza di civiltà partendo dal basso, nei territori, nelle comunità per superare la paura di ciò che sta accadendo e sostenendo una cultura solidale reale.
“L’operazione è stata condotta fino ad ora senza alcuna convenzione con la prefettura, in regime di gratuità e solidarietà, per cui ringraziamo tutte quelle persone, soci della cooperativa sociale Noncello, volontari dell’Associazione Immigrati e semplici cittadini, che si stanno adoperando per portare vestiti, cibo, lenzuola, coperte, asciugamani… per sostenere questa piccola iniziativa Siamo convinti che sarà difficile sostenere da soli questo sforzo nel lungo periodo perciò stiamo cercando di capire come costruire un patto sociale con la comunità e le istituzioni per gestire nel prossimo futuro questo fenomeno –hanno dichiarato i soci della Noncello”.