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Una Cooperativa di Comunità “dè Pazzi” – Pazzi solo di nome, nati per riqualificare e valorizzare il territorio di Baschi

Presso la sede del Comune di Baschi si è costituita (30 ottobre) la Cooperativa di Comunità de’Pazzi. Un passo importante e significativo nell’ottica della riqualificazione e dello sviluppo sostenibile del proprio territorio.

Fortemente voluta dal Sindaco Damiano Bernardini e dall’unanimità della Giunta e del Consiglio Comunale, la Cooperativa de’Pazzi prende il suo nome dall’antica denominazione di una delle sue frazioni, Civitella del Lago.

Questo rappresenta il culmine di un percorso – afferma Bernardini – che ha visto l’Amministrazione come promotrice e sostenitrice e al contempo rappresenta l’avvio di un percorso che dovrà tracciare le tappe dello sviluppo socio-economico della nostra comunità

Le origini della vecchia denominazione sono controverse, ma il fascino del nome ha senz’altro ispirato i fondatori nella scelta, tenendo conto che si tratta di un progetto dai connotati fortemente innovativi e visionari, diremmo quasi utopici (nel senso storico-filosofico del termine, non dunque nell’accezione di irrealizzabilità che gli viene spesso attribuita).

Il Presidente della Cooperativa è Luca Trippini, fratello del celebre Paolo, Chef JRE e di recente nominato “Ambasciatore Italiano del Gusto”.

In loro aiuto è arrivata Legacoop Umbria che li ha seguiti nella fase di start-up e li accompagnerà nelle prime fasi di attività.

Le cooperative di comunità – come dice Andrea Bernardoni Responsabile Coopertaive di Comunità Legacoop Umbria – sono uno strumento a disposizione dei cittadini per diventare protagonisti di una transizione green. Uno strumento partecipato, con il coinvolgimento dei cittadini, per creare un nuovo modello di siluppo”

Quattro sono i pilastri su cui si basa l’impianto costitutivo della Cooperativa de’Pazzi:

– Il censimento, la mappatura, il recupero e la messa in produzione degli oliveti abbandonati e/o dismessi sull’intero territorio, per rivitalizzare e rivoluzionare l’intero settore oleario locale con principi saldamente legati alla sostenibilità e al biologico, ed arrivare a quello che i fondatori definiscono il “chilometro zero culturale”.

– Il censimento, la mappatura e la ristrutturazione del patrimonio immobiliare, pubblico e privato, dei borghi insistenti sul territorio, approfittando dell’opportunità unica costituita dal Superbonus del 110% per l’efficientamento energetico e dei vari bonus ristrutturazione a disposizione. L’operazione con aiuto di imprese locali già inserite in questo ciclo virtuoso con lo scopo di mettere a disposizione gli immobili stessi come residenza per i cittadini della comunità, come sedi per le varie attività della comunità stessa e come alloggio per soggiorni turistici di vario tipo, in una sistema di ospitalità delocalizzata ma gestita da una struttura centralizzata.

– La trasformazione del Comune di Baschi in quella che viene chiamata Comunità Energetica Rinnovabile (REC, già introdotte dalla Direttiva europea RED II del 2018), grazie alla possibilità offerta dalla legge 28 febbraio, n. 8, con la quale l’Italia converte in legge il d.l. 30 dicembre 2019, n.162 (o Decreto Milleproroghe 2020); in particolare, l’articolo 42-bis del suddetto introduce la possibilità di creare comunità energetiche e di attivare progetti di autoconsumo collettivo di energia da fonti rinnovabili; autoconsumo e sostenibilità, messa in rete tra loro di diverse fonti di energia rinnovabile, dal fotovoltaico al micro-eolico al biochar.

– Rimessa in funzione del vecchio Forno di Civitella del Lago. Un’eccellenza che è patrimonio di tutto il territorio, il leggendario Forno di Civitella del Lago. Il suo pane e tutti i suoi straordinari prodotti da forno. In versione aggiornata al nuovo millennio. In programma la riapertura dello spaccio, l’apertura di uno spazio degustazione, l’utilizzo dell’ex area abitativa dell’immobile come sede per attività della comunità e locanda, l’espansione dell’area di diffusione dei prodotti grazie alla vendita online.

La cooperativa mira all’inserimento di tutti coloro che desiderino concorrere al raggiungimento degli obiettivi con la propria capacità professionale, secondo i propri mezzi e le proprie capacità.

L’auspicio è quello di creare il più ampio coinvolgimento della comunità, attraverso una diffusa sottoscrizione di quote da parte dei cittadini del Comune di Baschi, anche al solo fine di sostenere il progetto.

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